Una leggenda racconta che al tempo dell'Epoca Raffinata dell'Impero Diaspro delle Fiamme Eterne, quando Nyrikki non era ancora ascesa a Divinità, veniva accompagnata da un giovane dedito agli stessi studi che le permisero di ascendere. Il sesso, l'età e perfino il nome di questo giovane si sono persi nel tempo, così come la natura del loro rapporto.
Poche cose ci vengono riportate di questa vicenda: Durante i loro viaggi ed i loro studi, Nyrikki contrae una strana e rara malattia, che in poco tempo la porta alla morte. Quando questo avviene ascende nei cieli, e si congiunge con le divinità, ma lascia però il suo compagno a piangerla sulla terra.
Quest'ultimo colmo di devozione, ma allo stesso tempo di risentimento, la venera e la detesta, consumando gli anni rimastogli tra il disperato tentativo di ascendere e quello di cercare una congiunzione con la compagna ormai perduta. I suoi desideri non vengono esauditi, ed il suo corpo viene ritrovato in posizione di preghiera, nel prato dove lei era infine ascesa.
Nelle vecchie terre sotto il dominio dell'Impero Diaspro delle Fiamme Eterne pietre insolite dalla forme umanoidi e antichi troll chini per terra vengono di solito attribuiti alla leggenda, spesso chiamandoli Amato, Amata o Pregatore. Si dice che al crepuscolo i prati di questi macigni siano infestati dagli spiriti della Dea che cercano di calmare l'anima dell'Amato.
Ancora oggi nel dialetto Diaspro si dice: "Non pregare la pietra" come significato di non distruggerti per qualcosa che non risponde o che non arriva.
A questa leggenda, viene accompagnata una canzone:
Oh, quaenam est?
Nebulosum memoria
A facie comprime
Amplexus perditus est?
Egone amo tantum argumentum?
An tantum somnium est Nyr?
Mysterium
Oh, quaenam est?
Oh, quaenam est?
Nebulosum memoria
A facie comprime
Amplexus perditus est?
Voco nomen eius
patet per infinita
Illa mihi respondebo
Ubicumque sit
Oh, quaenam est?
Nebulosum memoria
A facie comprime
Amplexus perditus est?
Alicubi trans mare temporis
Amor immortalis ut meus
Veniet ad me
Aeternum
Immortalis illa
Redi ad me.