Khod'Var in Nanico Lunare significa Popolo ("Var") Maledetto ("Khod").

Orchi maledetti da Enkisa dall'essere delle Striga Superiori.


Il Mito di Angharad


Enkisa è la regina Vigliasangue delle bestie e del selvaggio, dell'ira e della gola. Nel mito, Enkisa aveva maledetto i Canavar delle Yaradisie orientali per due motivi che la rendevano furibonda: la cultura degli orchi di queste terre aveva sviluppato col tempo una tradizione monastica che mirava ad addolcire i desideri e gli istinti primordiali e questa si stava diffondendo verso il sud, a contatto con diversi altri popoli. Inoltre, il Mansa (re) degli orchi aveva lanciato diverese campagne di caccia e sterminio delle numerose bestie selvatiche e rabbiose che invadevano i confini e i campi dorati del reame. Tra queste spiccavano la Iena Malachite, una Iena feroce che agiva in numerosi branchi, anche terrorizzando i suoli cittadini. 
Enkisa decise di mandare loro una Lamia di nome Angharad. La donna non morta conquistò subito il cuore del Mansa, ignaro della natura della consorte. In poco tempo si sposarono e lei conquistò anche il cuore del reame. In pochi anni, Angharad trovò la Iena Malachite perfetta per iniziare la maledizione e divorandola creò la prima Striga Superiore. Questa Striga fu mandata dalla regina a infettare il Mansa, la corte, e poi l'intero popolo. Pian piano, il reame cadde nella follia, ma per Enkisa non era abbastanza, dato che gli orchi si trasformavano solo al plenilunio. Angharad, sapendo del volere dell'Eterna Fame, decise di fare l'impensabile. Si innalzò come baluastro di speranza per gli orchi e si professò una grande sacerdotessa capace di spezzare la maledizione. Istituì un grande banchetto, ma fu Angharad a divorarli di nuovo, crescendo di dimensioni in una grottesca mostruosità non morta e rigurgitandoli come Kholangi, eterne stirpi maledette. 
E così che fece con tutto il popolo che sperava di togliersi la maledizione bestiale. Quando l'ultimo orco si trasmutò per sempre in KholangiEnkisa fu soddisfatta. Angharad abbandonò le Striga al loro destino, selvagge bestie alla ricerca di sangue in un deserto di rovine dorate. Non sapeva che i Kholangi avrebbero regnato come Imperatori secoli più tardi, come il nostro Aspis Dictator San Zhilevet Zagash, Primo del suo Nome, ci ha dimostrato.
Angharad si disperse in cenere al confine del reame, ma si dice che il suo cuore sia rimasto come pietra a nord di Yeghuvan