Era una tipica giornata di sole estiva quando Virchinia mi invitò alla sua villa. Non dimenticherò mai il profumo dei fiori nel giardino che precedeva la sua torre, così come il gioco di luci delle sue vetrate, che coprivano completamente gli ultimi piani che si elevavano sopra i salici piangenti dell'arcimaga.
Nel suo giardino regnava un senso di pace e quiete quasi mortale, simile a quello di un cimitero. Degli altarini con sculture dedicate agli Spiriti della Stagione erano le lapidi di questo sepolcreto.
Dopo che il cancello si era chiuso dietro di me, mi tolsi il mantello estivo dell'uniforme dell'accademia e attesi con trepidazione un valletto o un servo che mi accompagnasse alla porta. Un tintinnio e un rumore sordo e tremolante mi fece girare. Dietro delle siepi fiorite notai un ammasso di ossa biancastre coperte da una tunica bianca e ocra, uno scheletro dal ghigno aperto, gli occhi dal guizzo dorato della necromanzia. L'Errante mi mostrò un piatto d'argento con un calice ricolmo di quello che sembrava essere un vino rosato. Mi guardò con gli occhi privi di emozione. "Che ometto carino" dissi. Lo scheletro girò il collo ad ascoltarmi. Ero sicura cercasse di capirmi.
Da Biografia dell'Acciaio di Zhivka Vilenkin.
Un Errante viene creato controllando l'Effigie di un corpo non ancora distrutto tramite un incantesimo che viene chiamato Rianimazione Errante. L'Effigie permette al corpo di muoversi anche se ridotto a uno scheletro, ma non gli permette di parlare o di esprimere una qualsiasi forma di coscienza. Anche se alcuni credono che il resto dell'anima sia rimasta intrappolata dentro, in realtà è stato dimostrato che il corpo è solo un oggetto e non ha una coscienza o un spirito di conservazione.
Gli Erranti Raffinati sono corpi ripuliti da tutti i tessuti che possono comportare pericolo sanitario, lasciando solo le ossa pure. Le ossa vengono spesso dipinte seguendo la tradizione necrofora del luogo, o incise da simboli di protezione e ventura. Nei paesi più caldi, come in Malachite, questi Erranti possono essere rinsecchiti come mummie.
Gli Erranti Grezzi, invece, sono illegali nell'Impero Diaspro delle Fiamme Eterne, dato che conservano ancora muscoli, pelle e tessuti in via di decomposizione. Chi rianima questi non morti lo fa spesso per scopi criminali in cui è importante la rapidità o l'improvvisazione del rituale, come commettere un omicidio per rianimarlo contro i suoi conoscenti. Importante notare che le leggi impongono un ulteriore pena per chi rianima il corpo della vittima e una ulteriore per il danno morale contro chi viene mandata. Di solito la pena è capitale. Dato che questo trattato è scientifico e non giuridico, mi concentrerò però sugli aspetti dell'incantesimo.
La Rianimazione Errante è più semplice se si conosce l'Effigie del bersaglio, per esempio, la si ha toccata in passato quando era in vita, o la si ha studiata o ritratta. In ogni caso, creare un Errante per un tempo limitato non è difficile ed è uno dei primi incantesimi che si imparano come Animante. L'Errante ha solo l'intelligenza onomantica rimasta in sè, non possiede memoria ed è capace solo di obbedire ai comandi dell'Animante che ha lanciato l'incantesimo. E' possibile dividere il comando con più persone, se lo si stabilisce durante il rituale. I comandi devono essere semplici, come: sorvegliare un luogo fino all'assenza di pericolo o l'impossibilità di continuare a combattere, caricare un esercito nemico, prendere un oggetto e legarlo a un altro, portare un carico in un punto specifico. Si è osservato che un compito ciclico è più semplice da impartire e rispettare che altri.
Quando un Errante non capisce un comando, lo fa comunque nelle sue capacità, anche se molto diverso da quello che l'incantatore indendeva. Per esempio, se un necromante chiede al suo Errante di dipingere una tela con un paesaggio cittadino probabilmente comprenderebbe solo che deve versare il colore sulla tela. Gli Erranti sono obbligati ad obbedire, quindi faranno sempre qualcosa, anche casuale.
L'Errante può assumere più indipendenza e obbedire a comandi più complessi solo se l'Animante lega all'incantesimo anche la Piccola Anima. Se lo spirito si è trasmutato già in un Cigwi, è più arduo inserirlo nell'Effigie per comandarlo, ed è solitamente sconsigliato, dato che crea Erranti imprevedibili e disturba lo spiritello. In caso non si è sviluppato un Cigwi collegare la Piccola Anima permette di collegare una parte dell'anima molto istintiva, ma anche se sembra più intelligente, la creatura non morta rimane senza coscienza.
Ci sono diversi druidi e animanti che dichiarano scomoda questa pratica perché la Piccola Anima è più "senziente". Ho conseguito degli studi che affermano che la coscienza degli spiritelli avviene solo alla creazione dei Cigwi. Quindi, gli Erranti con la Piccola Anima, anche chiamati Erranti Sagaci, sono accettabili per l'integrità di Aerlia e di PanRea.
Un necromante può eseguire diversi comandi per un Sagace, che richiedono anche una memoria e una variabilità non ciclica. Non continua, però, ad avere una personalità o una voce.