Un tempo eri fiera di essere un paladino della Vergine. Fin dalla tenera età i tuoi muscoli hanno imparato a manipolare il ferro con le stregonerie della città di Drakorash, sotto i comandamenti dei tuoi maghi superiori. Quando sei diventata grande, il tuo scudo era tutto. Lo portavi con te sempre, fiera del sigillo del palatinato e della tua magia, fiera di essere stata scelta fin da piccola per una causa così grande. Non ti preoccupavi della tua famiglia, agiata sugli allori per la benedizione del segno della sventura che tua madre ti aveva conferito. 

Tutte queste speranze si sono frantumate con un ragazzo di strada con una spranga, un inseguimento tra le strade di Zephyria e una semplice caduta. Il ragazzo se l'è svignata, lasciandoti 3 livelli sotto, con la schiena spezzata in due e le gambe piegate in modi orripilanti. Una delle più abili paladine dell'ordine della Città-Spada di Zephyria quasi uccisa da un bimbetto e dall'altezza. Mentre stavi morendo sul ferro freddo del terreno, con il sapore del sangue in bocca e l'odore dei motori nel naso, pensavi che potevi davvero evitare quel stupido errore. Era davvero quella la fine della tua vita?

Un povero pazzo ha rattaccato il tuo corpo paralizzato e ti ha portato nel suo laboratorio. Credevi di essere finita negli abissi, torturato da un demone dalla forma umana, ma dopo quelli che sembrarono mesi di sonno e sofferenza, ti sei risvegliata con una nuova schiena. Il potere del ferro è entrato nel tuo corpo tramite oscuri simboli onomantici. Il lume di Havandur e Mastro Sanguine che ti ha salvato ti ha insegnato di nuovo a mangiare, a camminare e a parlare. Ti ha insegnato i poteri del ferro dentro di te e ti ha mostrato il vero mondo delle Città-Spada senza divisa: affollate case di gioco ricolme di divertimenti, case di piacere dai colori più ardenti, mercati dai fumi più dolci. Te ne sei innamorata.

Ora non riesci a staccarti da un mondo simile, dal debito col vecchio, dal gioco psichico che ti fa la mexa, dalla libertà e dal divertimento. Sono passati quasi nove mesi dall'incidente, ma ti sei sempre nascosta dal mondo di sopra, dai tuoi vecchi colleghi. Qualcosa in te si è spezzato e fuggi con piacere dai doveri che ti spettano.

La gente ti chiama Cavaliere Nero, perché porti ancora parti della tua armatura, ma dipinti di un nero pece. La tua fama come risolvitrice di problemi, come Ventura, si sta allargando e il vecchio Sanguine ti ha messo in contatto con un Sommo, vuole che tu partecipi in una missione vera e propria, un vero lavoro nel mondo di sopra. Sei pronta a ritornare al passato?