I Crumidi tengono molto alla
Congrega del Volere e al retaggio antico da cui provengono. Praticamente tutti i Crumidi nel mondo provengono dalla questa cultura.
I Crumidi credono che l'unica soluzione alle diatribe mortali sia la "condivisione del tutto" e "l'esistenza in tutto". Credono solo nel concetto dell'"uso" e non nel concetto di proprietà individuale o collettiva. Credono però che siano anche i primi che possano condividere il tutto poiché la loro esistenza è quasi sacramente legata a una sorta di "missione" per il mondo intero. Per questo motivo l'unica loro differenza nel loro popolo è l'esistenza degli Impuri, ovvero stirpi differenti accettate nella società, ma sottostanti, si può dire anche schiavi, direttamente al Volere, ovvero all'entità che rappresenta la loro intera stirpe. Solo attraverso un processo di purificazione l'individuo impuro giunge alla medesima missione della
Congrega del Volere. Questi individui vengono tolti dalla loro Effigie a cui viene donata un'altra, di stirpe Crumida, dal Volere. L'unica autorità per i Crumidi è questo Volere, un Bene Superiore che parla in favore di tutti gli individui, un'entità Cineta creata dalle ceneri dell'Impero dalle Cupole Cremisi che raccoglie tutte le informazioni che passano nella mente dei Crumidi per sostenere la società.
A causa di questa visione del mondo, i Crumidi non credono nemmeno nella religione, che vedono come una gerarchia tra mortale e immortale, e la magia viene vista come un inutile differenza che può solo causare conflitto. Chi possiede il
Segno della Sventura infatti viene addestrato a sopprimere la sua magia. I
Sine Umbra vengono considerati benedetti, ma non sopra gli altri. La scienza pura e la filosofia sono materie predilette nella loro cultura, assieme al colore e all'arte pittorica. Per loro il colore è così importante che sono molto diffuse pitture facciali e corporee con toni accesi e vivaci, come uccelli della giungla che devono far risaltare il loro piumaggio.
I Crumidi infine, si credono eticamente superiori alle altre stirpi, avendo sviluppato un'avanzata tecnologia che non fa loro mangiare prodotti animali e che non richiede (quasi) lo spreco di risorse naturali.