Passato:
Nato sulle coste di Kofeh, ha vissuto i primi anni della sua vita assieme alla madre nella famiglia Ismavita dei Lybomir, spostandosi attorno alla città sui loro carri. Questo fin quando la madre, convinta di lasciarlo alla sicurezza del padre, un signorotto Vekariano, non parte assieme alla famiglia.
Abbandonato quindi anche dal padre, resta solo all'età di sette anni, non avendo ancora imparato la lingua del posto (Vekariano). Sopravvive rubando e raccogliendo quello che può per circa tre anni, fin quando non conosce il giovane Tarqua Zalad, arrivato in città per studiare magia. I due stringono velocemente amicizia in seguito ad una rissa con un gruppo di ragazzini, e diventano inseparabili.
Tarqua riesce a convincerlo ad entrare nelle grazie di un gruppo di mercenari che lo prende come tuttofare, in cambio di una stanza dove vivere. Così rubando quello che può con gli occhi e con il tempo libero, inizia ad imparare ad usare la spada, mentre il giovane moro gli insegna non solo la lingua parlata, ma anche a leggere e scrivere. Ha il vizio di rubare, sia cibo, che soldi, a volte anche solo per il semplice gusto di farlo.
Gli anni passano in fretta, e decide di allontanarsi dal gruppo di mercenari, soprattutto per via della loro partenza fuori città. Rimasto quindi in città, si supporta lavorando qui e là nel porto, fin quando a seguito di un greve lutto per Tarqua, decidono di partire verso sud-est.