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Al'Rhadann

Protettore dei Peccatori
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Unorganized
Dominio:
Pentimento, colpa, peccato, rispetto, assolvere, purificare, rimpianto, penitenza, morale, espiazione, ospitare, accogliere, abbracciare, libertà, autonomia, arbitrio, autodeterminazione, possibilità, scelta, attesa, fine, cambiamento, mutamento, conversione, rivoluzionare
Spira Reame:
Valico del Redento: una terra di passaggio, una locanda di strada, un enorme terra di confine dove avere una nuova vita e aspettare la Fine di tutto. Nel suo Reame, tutti vengono accolti.
Colore Sacro:
Rosa Pallido (#FADADD). Il Rosa, simbolo di perdono e innocenza infantile, ma anche di determinazione (rosso) e purezza (bianco), viene portato dai Lumi del dio sulle vesti, sui veli e mantelli. Le colonne di una Casa della Fine sono solitamente rosa.
Simboli Sacri:
Oltre alla sua Runa Divina, il dio viene rappresentato spesso come un neonato dalle fasce rosate. Appaiono anche raffigurazioni come un uomo di mezza età dal volto a conchiglia (simbolo di rinascita al suo Valico) e dai veli bianchi e rosa con un flagello alla cintura.
Nelle araldiche degli ordini cavallereschi del Rhadann (diffusi nella Vekkadia occidentale) compare solitamente anche la Coppa e un Serpente rosa. La Coppa dai Cinque Sospiri è una reliquia dell'Antica Vekkadia, mentre il serpente è simbolo del dio.
Animali Sacri:
Il Serpente è per Il Rhadann simbolo di protezione, rinascita e libertà, ovvero tutto ciò che il dio invita a seguire. Creato con l'aiuto di Elhedna secondo il mito draconico della creazione dei Tarragon. Ogni Lume del Protettore impara a conoscere tutti i tipi di serpi e i loro veleni e ne diventano pure resistenti o immuni grazie a numerosi incantesimi e piccole dosi giornaliere. I serpenti meno pericolosi vengono lasciati liberi nelle Case della Fine, dove possono strisciare indisturbati sotto le statue del dio o tra le braccia dei fedeli. I serpenti più pericolosi vengono tenuti come silenziose e invisibili guardie del tempio, dal veleno capace di deabilitare i profanatori.
Incarnazione:
Nidiaverpe: l'incarnazione del Rhadann è una gigantesca vipera dalla corona piumata e dalle scaglie del colore dell'alba, con gli occhi di un mortale e dalle ali eteree. Il Nidiaverpe è solita costruire palazzi di rami e incantesimi, attraverso la quale può passare la luce del sole. Le Case della Fine costruite dentro questi palazzi nidi sono le più sacre. Questa creatura viene utilizzata come incanalatrice di numerosi incantesimi del dio (come le solenni divinazioni di perdono), per questo motivo sono molto importanti per il culto.
Chi lo venera?
Viene venerato da chiunque cerchi perdono; per invogliare il cambiamento in sè stessi o in qualcun'altro, per proteggere qualcuno o qualcosa dal Peccato Capitale e dalla sofferenza nella vita. Il suo legame con la libertà fa pregare i prigionieri e gli schiavi, seppur viene solitamente privilegiata la dea Dugdasa dalle persone più comuni che la cercano anche per la lotta contro l'oppressione e la ribellione. Al'Rhadann viene pregato da chi agisce in scala più grande a sconfiggere lo schiavismo e la prigionia in tutti i reami.
Viene anche favorito come Dio dell'Ospitalità e in numerose case della Vekkadia occidentale vengono scolpiti Serpi o Nidiaverpi sulle pareti esterne come un monito al rispetto della persona che ospita.
Viene anche venerato dai Veggenti Akalissi per comprendere i segni dell'Apocalisse di Migdala.
Religioni:
Al'Rhadann fa parte della Corte Spinata, quindi viene venerato dai mortali. La sua distinzione nel credo come "dio costretto dalla Spina" tuttavia ha fatto nascere secondo gli studiosi la cosidetta religione della Corte dell'Esangue.
Ordini:
La Chiesa dei Flagellanti è il culto principale a Vekkadia. I suoi Lumi portano il capelli completamente nascosti dai veli per varie ragioni. I Radaniti erano spesso combattenti prima di darsi alla fede, quindi secondo la cultura vekariana portavano lunghe chiome. Nascondere ciò che un tempo portavano con fierezza e arroganza è simbolo di umiltà, cambiamento e penitenza. I capelli dei lumi diventano così la "chioma che solo Dio vede", un simbolo sacro della loro dedizione.
I Radaniti, come il nome della loro Chiesa introduce, portano anche lunghi flagelli e fruste. Il loro posto è sempre alla cintura, poiché si tratta più di un simbolo che di un'arma: rappresenta il rifiuto delle vie errate del passato e la ricerca di una nuova vita attraverso la rinascita e il perdono; una forma di penitenza visibile, un modo per i sacerdoti di mostrare pubblicamente la loro dedizione alla fede e il riconoscimento dei propri peccati; simboleggiano la volontà dei sacerdoti di soffrire in solidarietà per la vita mortale. Il flagello viene usato dagli ordini cavallereschi all'ultima soglia della violenza.
I Radaniti quindi aiutano il popolo a dare il più possibile al Protettore, perché la Fine è vicina e bisogna essere capaci di perdono e pietà. Offrono servizi di purificazione spirituali con l'ordine dei Confessori. Molte volte sono anche in conflitto con altre fedi o con la legge del posto, dato che condannano la prigionia e alcuni di loro sono famosi per essere un po' troppo "determinati" nella loro fede.
Relazioni:
Il Protettore è malvisto da gran parte della Corte Spinata per l'opposizione al Giudizio Finale, seppur Mitra e Iztara vogliono sempre bene al proprio Primogenito. Ha una forte alleanza con Dugdasa. La relazione con il suo consorte e fratello Isimud è sempre altalenante. L' Amara Papessa è il rivale prediletto del Rhadann, mentre Kuyutha attende il suo scontro alla Fine del Vuoto e del Tempo.
I figli Unknown e Unknown sono amati, ma spesso
Festività:
Le festività si riassumono rapidamente in tre date: i Battesimi dell'Esangue, in cui si battezzano i bambini sotto il Protettore e si benedice una conchiglia. Anima Libera, una festa del Sultanato di Iztara e il resto di Vekkadia per festeggiare la libertà dall'antico Impero delle Cupole Cremisi. Ricordo della Fine, in cui i fedeli vengono accolti in tempio e ricordano il tempo dell'apocalisse che deve arrivare e la bellezza della Terra Promessa.