Nella leggendaria Guerra dei Figli l'Ala di Luce Kuyutha non voleva coinvolgersi o intervenire in una guerra
futile come quella. Cercò invece di avere dei figli da una consorte perfetta: sè stessa. Chiese quindi a Ixtabo di dividerla
in due, facendo promettere la sua segretezza davanti agli altri figli.
Chiese poi all’Unknown, forza sua alleata, di sorvegliarlo.
Ixtabo non disse mai una parola, fu proprio il neonato consorte Dumortha, nella sua grande ingenuità, a
narrare al cosmo come era nato. Sfortunatamente fu Ixtabo a ricevere la
punizione dell’Ala d’Ombra, diseredandolo dai suoi poteri. E fu l’Unknown a fare
da boia.
Con Dumortha, Kuyutha riuscì a generare un solo figlio: il titano Ulricar. Era una potenza Irremovibile,
forte e potente, così grande da riuscire ad opporsi a chiunque potesse
sopravvivere nella battaglia che stava avvenendo dall’altra parte del cosmo,
tra Bestemoth e la Unknown. Così la coppia divina attese il momento giusto,
poi colpì.
Ulricar ferì e indebolì Huxuco, Blhulhu e Xilonen, ma Kiyot e Himex resistettero contro la forza dell’enorme Titano, con Zena sotto la sua
protezione. Quando sembrava che Ulricar avesse un spiraglio di insicurezza, Himex decise di tradire la Stirpe di Nihil, unendo le forze con la Unknown e ferendo il fratello per la coda divina. Il sangue, i frammenti della coda
delle Potenze e la loro disperata lotta generarono l’ultima parte della
Mandorla: la Seconda Spirale, la Spirale dell'Entropia e della Sintropia.
Ulricar aveva quindi la possibilità di finirlo, ma venne tutto fermato da un
sacrificio. Dumortha si divise completamente per fermare la guerra, come avevano fatto i Nihil eoni addietro,
trafiggendo il cosmo dai suoi mille frammenti. Dumortha
era nato solo per il suo seme e aveva visto solo distruzione nella sua breve
vita, la sua unica risposta era sacrificarsi per fermare ciò che stava distruggendo la sua esistenza e il suo cosmo.
Ulricar, il più vicino al sacrificio, venne ferito e impalato per l’eternità in
agonia nella Vetta d'Ossidiana, ma così fu ferita la Unknown,
e il suo prezioso tesoro: l’Icorerubata dai Dormienti, lo
spirito di vita. Il titano e l’icore riuscì a far generare al dio impalato i
suoi figli (in ordine): Zulfedar, Trymdar, Grishadar e Skaradar. Poi il titano non si mosse più e rimase così per
l’eternità, osservando la creazione evolversi attorno alla sua prigionia.
I frammenti di
Dumortha ferirono molte altre
Potenze e sotto la debole saggezza di Nu, ci fu un’altra tregua. I Frammenti del Gemello Disprezzato ancora risiedono nella Vetta d'Ossidiana.
Bestemoth giurò vendetta contro
Kuyutha e la Unknown e così fecero i suoi rivali. L’Ala di Luce si tenne stretto
i suoi nuovi figli, lasciando quelli precedenti nei loro reami, diseredandoli
del loro potere per paura si potessero ribellare. Così aveva già fatto Kuyutha per Ixtabo. Gli Alati erano ritenuti degli errori
sia dal padre che dalla madre. I fratelli fecero quindi fronte comune per
sopravvivere, anche se qualche volta Nu diede loro ospitalità, non erano sotto
la completa protezione del debole Re della Quintessenza.