Unorganized
Dominio:
Morte, trapasso, tomba, cimitero, riposo, sepoltura, indolore, sollievo, calmo, guarigione, eutanasia, sopprimere, lenitivo, anestesia, passaggio, ciclo, mortalità, vecchiaia, divisione, separazione, rottura, empatia, accogliere, ricordare, avvicinare
Spira Reame:
Tabernacolo d'Ossa, anche chiamato Limbo Rosso, è dimora di tutte le anime che non vengono prese dagli altri Dei. All'interno Ixtabo coltiva il Campo dell’Attesa, un luogo speciale dove vengono conservati tutti i Maestri della Testa, tranne per quelli Ash'Mer (Elfi), che vengono coltivati da Corannon in persona ai Diuturni Respiri.
Colore Sacro:
Avorio (#FFFFF0). Indossato dalle Maschere Piangenti dei suoi Lumi. E' il colore delle ossa che compongono i suoi Tabernacoli e dei paramenti dei fedeli in lutto.
Simboli Sacri:
Oltre alla Runa Divina, è solitamente raffigurato diviso in due (scuoiato o cadaverico da una parte, o anche solo rasato, come si attingono i suoi fanatici) e senza mani, solitamente sostituite da falci. Anche il falcetto d'avorio è un suo simbolo ricorrente.
Animali Sacri:
L'Avvoltoio è il suo animale sacro, divoratore del corpo e protettore dell'anima. Nel rito funebre di Ixtabo se il corpo non ha utilizzo da Erranti, viene cremato come in gran parte delle altre usanze, ma se è possibile prima del processo la sua carne viene divorata da Avvoltoi sacri che dimorano nel Tabernacolo. Si dice che così l'Avvoltoio possa accompagnare il defunto verso il Trono Bisbigliante, proteggendolo da ogni ostacolo e da resurrezioni non desiderate.
Incarnazione:
Il Grifone è una delle Incarnazioni Divine più diffuse ad Aerlia, tale da comportarsi proprio come un animale. E' diffuso nelle Yaradisie centrali, specialmente nel Dominio di Falcadia. Viene addomesticato proprio dai Lumi di Ixtabo, che ne marchiano il simbolo sul pelo. Un Tabernacolo che possiede Grifoni o addirittura un cavaliere di Grifoni, è un tempio molto rinomato. Si dice che la comparsa di piume bianche nel loro piumaggio significa che i defunti celebrati nell'ultimo periodo sono ora nella beautitudine dell'aldilà. I Grifoni Albini sono avvistamenti rari e rappresentano una grande vittoria.
Chi lo venera?
Essendo la morte parte centrale di tutte le vite mortali, Ixtabo è uno degli dei più venerati al mondo. Becchini, soldati, guaritori e medici sono solo una frazione di tutta la gente che lo prega di non prendere la loro anima prima del dovuto. E' anche venerato per sopprimere il dolore, per riuscire ad andare avanti in tempi di sofferenza, per superare un lutto o per sperare in una buona dipartita.
L'unica stirpe a non venerarlo con la stessa dedizione sono gli Ash'Mer (Elfi), essendo creature immortali e prive di vecchiaia. Solitamente gli elfi venerano Corannon per la loro morte.
L'unica stirpe a non venerarlo con la stessa dedizione sono gli Ash'Mer (Elfi), essendo creature immortali e prive di vecchiaia. Solitamente gli elfi venerano Corannon per la loro morte.
Religioni:
Yesar fa parte della Corte Spinata, quindi viene venerato dai mortali.
Ordini:
Il Sommo Necroforo è a capo della Chiesa della Mezzanotte, l'organizzazione capostipite del culto di Ixtabo. Esistono anche altri ordini, ma alcuni sono considerati eretici dal Necroforo, mentre altri sono semplicemente organizzazioni locali di popoli differenti. Alcuni di questi ordini estremisti sono minacce terroristiche contro chi è stato resuscitato e chi supporta la Terza Nascita.
I Lumi di Ixtabo, anche chiamati Lacrimari, o Piangenti, organizzano tutte le cerimonie di sepoltura e cremazione, dalla pulizia del corpo dai Silenti alla sorveglianza notturna della prima notte. Oltre a questo, offrono luoghi privati di meditazione, consolazione e sfogo. Infine organizzano ospedali con la Chiesa del Mezzogiorno e i Monaci della Carne delle Cinque Parabole, specializzandosi in anestesie magiche e eutanasie.
I Lumi di Ixtabo, anche chiamati Lacrimari, o Piangenti, organizzano tutte le cerimonie di sepoltura e cremazione, dalla pulizia del corpo dai Silenti alla sorveglianza notturna della prima notte. Oltre a questo, offrono luoghi privati di meditazione, consolazione e sfogo. Infine organizzano ospedali con la Chiesa del Mezzogiorno e i Monaci della Carne delle Cinque Parabole, specializzandosi in anestesie magiche e eutanasie.
Relazioni:
Porta antipatie per le Potenze che fanno della sofferenza la loro arma e il loro simbolo, come Zodh o Ishtar e qualche volta anche Hanthor. Non ha più nemesi (il dio opposto, Dumurtha, è stato diviso da lui stesso). Oltre ai parenti stretti, nutre profondo affetto per la sorella Iztara. Ha imprigionato Kseth per il suo tradimento nell'Epoca degli Anelli, ma di recente l'ha perdonato offrendogli la libertà grazie alle Volpi di Falcadia.
Festività:
La festività maggiore di Ixtabo è nella Festa degli Spiriti, nell'equinozio di autunno, dove i morti e i vivi si fanno più vicini. Un tempo celebrata religiosamente, ora è più una festa popolana. I lumi di Ixtabo la celebrano con numerose divinazioni e lunghi e numerosi funerali. Chi muore in questa festa è un "morto sotto la zucca", ovvero con una speciale protezione da profanatori, resurrezioni e demoni. Chi nasce in questa festa invece è un "nato sotto la zucca", ovvero benedetto dagli spiriti angeli di Ixtabo.
Al Sollievo del Fratello (primo giorno di Primavera) vengono effettuate cerimonie di guarigione e pulizia fisica e spirituale.
Alla Vigilia del Tramonto i fedeli di Ixtabo accendono candele bianche al tramonto per ogni defunto che vogliono rispettare e la tengono accesa fino al mattino. Durante la sera ci si scambiano racconti sugli antenati e si beve vino o altre bevande alcoliche con le ceneri di un defunto il quale lutto è ancora doloroso.
Al Sollievo del Fratello (primo giorno di Primavera) vengono effettuate cerimonie di guarigione e pulizia fisica e spirituale.
Alla Vigilia del Tramonto i fedeli di Ixtabo accendono candele bianche al tramonto per ogni defunto che vogliono rispettare e la tengono accesa fino al mattino. Durante la sera ci si scambiano racconti sugli antenati e si beve vino o altre bevande alcoliche con le ceneri di un defunto il quale lutto è ancora doloroso.
Miti e Leggende: